- 14 Febbraio 2025
- Proprietà Intellettuale
- Raffaele Bonini
L’intelligenza artificiale (IA) sta cambiando radicalmente il panorama tecnologico e industriale, con applicazioni che spaziano dalla sanità alla sicurezza informatica, fino all’automazione e alla comunicazione. Tuttavia, l’introduzione di queste tecnologie solleva preoccupazioni sempre più rilevanti in termini di protezione dei dati personali, privacy e proprietà intellettuale. In risposta a queste sfide, il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) ha pubblicato l’Opinione 28/2024 per chiarire le implicazioni del trattamento dei dati nell’ambito dell’intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle normative del GDPR.
Il documento, adottato il 17 dicembre 2024, offre orientamenti su come la privacy e la proprietà intellettuale dovrebbero essere tutelate durante lo sviluppo e l’utilizzo di modelli di IA, analizzando temi cruciali che riguardano la protezione dei dati personali, l’anonimizzazione e l’uso dell’interesse legittimo come base giuridica.
Anonimizzazione dei modelli di IA e implicazioni sul GDPR
Un tema fondamentale dell’Opinione riguarda l’anonimizzazione dei modelli di intelligenza artificiale. L’EDPB chiarisce che, se un modello di IA è addestrato con dati personali, non può essere considerato automaticamente anonimo, poiché potrebbero esserci ancora informazioni identificabili riguardanti individui specifici.
In ambito di proprietà intellettuale, se un modello di IA non può essere anonimizzato, le normative del GDPR devono essere applicate per proteggere i diritti degli utenti e assicurare che non venga compromessa la privacy. La valutazione dell’anonimizzazione deve essere eseguita caso per caso, tenendo conto della natura dei dati e delle tecniche di anonimizzazione adottate. L’analisi delle potenzialità di attacchi informatici come i membership inference attacks e i model inversion attacks è cruciale per determinare se i dati possano essere estratti dai modelli.
Interesse legittimo come base giuridica nel trattamento dei dati personali
Un altro aspetto trattato dall’EDPB riguarda l’utilizzo dell’interesse legittimo come base giuridica per il trattamento dei dati personali in fase di sviluppo di modelli di IA. L’interesse legittimo è una delle basi giuridiche previste dal GDPR per giustificare il trattamento dei dati, ma deve essere utilizzato con cautela, tenendo conto delle aspettative degli utenti e della minimizzazione dei dati.
Nel contesto della proprietà intellettuale, l’uso di dati personali per lo sviluppo di tecnologie avanzate, come assistenti virtuali o sistemi di sicurezza, deve essere giustificato come necessario per perseguire legittimi scopi industriali. Tuttavia, se un utente non ha acconsentito esplicitamente all’uso dei suoi dati per addestrare un modello di IA, il trattamento potrebbe non essere considerato legittimo.
Conseguenze del trattamento illecito di dati durante lo sviluppo dei modelli di IA
Il trattamento illecito dei dati durante la fase di sviluppo di un modello di IA può avere gravi conseguenze, soprattutto se compromette la privacy degli individui. L’EDPB esamina vari scenari in cui un modello venga sviluppato in modo illecito, per determinare se ciò possa influire sull’utilizzo legittimo dei dati in seguito. Dal punto di vista della proprietà intellettuale e della protezione dei dati, è fondamentale che i titolari del trattamento dei dati verifichino che i modelli siano sviluppati nel rispetto delle normative del GDPR. Se un modello viene sviluppato in modo illecito, le implicazioni legali possono influenzare non solo la sua operatività, ma anche la protezione dei diritti di proprietà intellettuale su di esso.
Misure per proteggere la privacy degli interessati
L’EDPB suggerisce che i titolari del trattamento dei dati adottino misure appropriate per ridurre i rischi per la privacy, tra cui l’uso di dati anonimizzati o sintetici durante la fase di addestramento dei modelli di IA. La pseudonimizzazione e l’anonimizzazione avanzata sono due tecniche particolarmente utili per proteggere i dati, evitando il rischio di re-identificazione attraverso attacchi mirati.
Per quanto riguarda la proprietà intellettuale, le aziende devono garantire che i dati personali vengano trattati in modo trasparente e conforme al GDPR, per tutelare i diritti di proprietà dei modelli di IA sviluppati e ridurre il rischio di contestazioni legali.
L’Opinione 28/2024 dell’EDPB fornisce un quadro dettagliato sulle problematiche legate alla privacy e alla proprietà intellettuale nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Il rispetto delle normative GDPR è essenziale per garantire che i modelli di IA non compromettano i diritti dei singoli individui, e che le tecnologie innovative siano sviluppate in modo etico e legale.
Le linee guida dell’EDPB evidenziano che i modelli di IA non possono essere considerati anonimi automaticamente se addestrati con dati personali, e che l’utilizzo dell’interesse legittimo come base giuridica deve essere valutato con attenzione. Inoltre, è fondamentale che le aziende adottino apposite misure per garantire la protezione della privacy e dei dati personali, rispettando così le normative del GDPR.
Affidati a un professionista
In un contesto in cui la proprietà intellettuale e la protezione dei dati sono sempre più interconnessi, è cruciale che i professionisti del settore sviluppino modelli di IA che rispettino tanto le leggi sulla privacy quanto i diritti di proprietà intellettuale. Lo Studio Bonini tratta da sempre numerosi aspetti, anche particolari, che implicano l’utilizzo, la licenza o la cessione dei diversi titoli di proprietà intellettuale.