- 15 Settembre 2013
- Marchi
Secondo il World Economic Forum, che ha pubblicato l’International Property Rights Index 2013, per quanto riguarda la crescita correlata alla protezione della Proprietà Industriale questa è la classifica: ai primi posti ci sono i Paesi Scandinavi, seguiti da Olanda, Svizzera, Danimarca, Singapore e Lussemburgo.
La Gran Bretagna è al 14° posto, la Francia è al 20°, la Spagna al 34°. Quello che spiazza è che l’Italia è al 47° posto, sorpassata anche dal Rwanda, dall’Uruguay e dal Botswana, oltre che da tutte le nazioni del G7 e da quelle avanzate.
Ormai il legame tra gli asset immateriali e e il livello di sviluppo di un Paese è fortissimo e questo studio la dice lunga. Infatti, l’Italia secondo gli esperti ha ancora molto da fare nei settori in cui eccellerebbe ovvero l’agroalimentare, la moda e il design, minati dalla contraffazione internazionale.
Per questo l’unica via è investire sull’innovazione e proteggersi, brevettando le proprie invenzioni e registrando i propri brand, per riuscire a competere e a riaffermarsi a livello internazionale.