- 12 Settembre 2017
- Marchi
Per chi non è credente è una storia che ha dell’incredibile, ma per chi crede nella fede cattolica , è tutta un’alta storia.
E’ una storia che nel 1986 vede il sorgere di una micro attività, la società GHIRELLI per la produzione e vendita di un solo oggetto legato alla pratica religiosa: il rosario.
Oggi la GHIRELLI è una realtà aziendale forte che esprime un marchio di gran prestigio conosciuto in più di venti Paesi e con una filiale negli Stati Uniti. Ed il prodotto continua, in mille declinazioni diverse, ad essere sempre ed unicamente il rosario!
Alessandro Ghirelli che è il fondatore dell’azienda insieme a sua moglie Cinzia, non ha fatto mai mistero dell’origine della sua attività, che non è nata per un suo colpo di genio, ma, egli afferma, esclusivamente dall’ispirazione attribuita ad un santo come Padre Pio da Pietralcina.
Ghirelli nel 1986 era un giovane che stava per sposarsi con la sua Cinzia, ma tutto d’un colpo perse il padre e con lui anche il lavoro ed ogni forma di sussistenza. Non poteva di certo affrontare un passo così impegnativo come il matrimonio senza una minima base economica. L’unica certezza era l’ispirazione che egli attribuiva a Padre Pio e con l’arma della fede e della speranza iniziò la produzione nella cucina della sua casa, insieme alla sua Cinzia.
Anche oggi, con una azienda che sfiora i due milioni di fatturato, risulta poco comprensibile come Ghirelli abbia potuto raggiungere il successo con un solo prodotto, così antico e già così diffuso nella popolazione cattolica soprattutto in forme generalmente povere ed essenziali.
I rosari di Ghirelli sono stati e sono tutt’ora oggetto di preziosi doni da parte di diversi papi per gli ospiti più illustri che sono stati man mano ricevuti dal capo della chiesa cattolica. E come sappiamo il gusto di chi sceglie rosari da proporre al Papa per fare un regalo significativo ed impegnativo, è tutt’altro che semplice o elementare!
Ma cosa hanno di speciale i rosari di Ghirelli, rispetto a quelli che tutti più o meno abbiamo sempre visto, se poi questi rosari hanno raggiunto una notorietà internazionale, l’apprezzamento dei più diversi ed esigenti circoli religiosi, fino a far divenire Ghirelli fornitore ufficiale del Vaticano?
Se prendiamo però in mano un qualsiasi rosario Ghirelli possiamo subito notare una forte connotazione artistica e religiosa insieme. Il senso artistico è naturale per Ghirelli, ma è anche intriso da una profonda conoscenza delle sacre scritture, della vita dei santi, di una interpretazione dei fatti della vita di oggi alla luce della fede cristiana.
Prendiamo un esempio su tutti: a seguito del tremendo attacco delle torri gemelle negli USA che ha seminato morte e distruzione, Ghirelli ha concepito un rosario dove in ciascuno dei cinquanta grani che lo compongono è impressa la sigla di uno stato dell’Unione. E nella crociera che unisce i cinquanta grani è presente una piccola scultura che mostra il risorto che esce trionfante dalle macerie delle torri distrutte.
Questo rosario è stato gioia e consolazione dalla comunità cattolica di New York, tanto che alcune persone importanti e ben conosciute lo tengono al collo con il desiderio di dimostrare fiducia nell’aiuto di Dio.
Ghirelli ha creato tanti altri rosari, quelli ad esempio che celebrano con specifiche ed originali crociere i vari santuari mariani sparsi in tutto il mondo, come quello di Lourdes, di Fatima. Non mancano nemmeno i rosari preziosi fatti con cristalli Swaroski, la famosa azienda di Wattens ha concesso l’utilizzo del suo ingredient Branding fin dal 1999 e per l’unicità del design ha voluto esporre i rosari nel prestigioso Swarovski Creative Center. Vogliamo ancora ricordare il rosario che mostra le mani benedicenti di Padre Pio con le stimmate.
Ora si può meglio capire e giustificare il perché del successo del marchio Ghirelli nel vasto panorama del modo cattolico.
Cultura religiosa, arte, fede, raffinatezza: è questo il felice mix che ha fatto di Ghirelli forse la prima azienda al mondo per importanza e qualità che produce solo rosari.
Questa azienda dà lavoro a circa cento persone, tra diretti ed indiretti, nel totale rispetto delle leggi vigenti fin dall’inizio della sua attività.
Un esempio di onesta imprenditoria che dovrebbe essere esempio e regola per ogni altro imprenditore.
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 23 luglio 2017 su veneziepost.it
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