- 24 Luglio 2019
- Brevetti
Sono ormai poche le persone che ritengono di non essere costantemente osservate da telecamere piazzate in ogni dove: agli angoli di un incrocio, in prossimità di negozi, di fronte ai bancomat … insomma, è difficile che chi voglia fare atti non corretti o, addirittura, da essere repressi secondo giustizia, possa cavarsela illudendosi di non essere in qualche modo riconosciuto.
Ma è anche vero che le telecamere non servono solamente ad individuare chi si comporta scorrettamente. Ci sono telecamere che vengono sempre più utilizzate in ambienti industriali per controllare la produzione e, soprattutto, per mantenere sotto osservazione le fasi più difficili o pericolose di certe produzioni.
Si immagini, ad esempio, il controllo della colata di acciaio, oppure la formulazione di ricette con sostanze corrosive e che quindi emettono fumi altamente aggressivi.
C’è, poi, l’ambiente marino delle navi dove la salsedine è anch’essa altamente corrosiva.
Insomma, le telecamere sono installate in ambienti sempre più particolari, per l’alto calore a cui sono sottoposte, per gli agenti corrosivi presenti nello spazio dove sono collocate.
È così che nasce l’esigenza, tutta particolare, di proteggere l’efficienza delle telecamere con custodie speciali, sia nei materiali sia nella realizzazione, così da poter assicurare una sigillatura perfetta per impedire ogni ingresso di sostanze nocive in grado di compromettere il delicato funzionamento della telecamera.
Intuendo questa particolare esigenza del mercato, Tecnovideo di Villaverla (VI), un’azienda nata giusto 20 anni fa, nel 1999, si è progressivamente specializzata nella costruzione di questi particolari prodotti fino a diventare leader nel settore.
Se è vero che il primo efficace rimedio alla corrosione e alla resistenza al calore è quello di utilizzare acciaio inox di alta qualità, non è altrettanto scontata la tecnologia di costruzione della custodia che blocca qualsiasi ingresso di sostanze aggressive nell’alloggiamento della telecamera, cuore delicatissimo di tutta l’apparecchiatura.
Tecnovideo ottiene la massima sicurezza per ambienti aggressivi realizzando una custodia con il minimo indispensabile di pezzi meccanici e, soprattutto, con lavorazioni molto speciali e di alta precisione. Inventiva, semplicità costruttiva e precisione caratterizzano la realizzazione di una custodia che prevede l’utilizzo di un corpo tubolare sul quale sono effettuate una pluralità di “rullature aggettanti” sia verso l’interno che verso l’esterno.
Queste rullature, che permettono di ricavare alloggiamenti circolari perfetti, vengono utilizzati per bloccare innanzitutto la telecamera all’interno della custodia in modo preciso, poi (ed è la cosa più importante) per posizionare l’elemento di testa trasparente che si appoggia su di una guarnizione di tenuta, alloggiata su di un incavo ottenuto, come già detto per rullatura. L’elemento di testa trasparente possiede anche sul suo fondo un alloggiamento circolare per accogliere un’ulteriore guarnizione.
È comprensibile come con un tal tipo di costruzione nulla possa penetrare all’interno della custodia che protegge la telecamera.
Similmente accade anche per l’elemento di fondo che è presente nella parte opposta della custodia e che poi si collega agli elementi di supporto del gruppo. Anche l’elemento di fondo presenta accorgimenti simili con incavi circolari dove alloggiano guarnizioni adatte ad alta resistenza. Così la telecamera risulta perfettamente sigillata e impermeabile a qualsiasi atmosfera ostile.
Come sappiamo le cose più semplici sono sempre le più difficili a cui pensare: tutti siamo capaci di fare cose complicate e costose, pochi invece sono capaci di realizzare l’essenziale conservando però una funzionalità perfetta!
Ed è questo il caso di Tecnovideo che ha brevettato il suo originale sistema e la ricerca brevettuale europea ha confermato che nessuno, prima d’ora, aveva adottato una soluzione per ambienti ostili “così semplice e così rivoluzionaria” come quella realizzata da questa società……
e.bonini@ipbonini.com