- 13 Marzo 2020
- Brevetti
Come qualcuno che segue i miei scritti immaginerà, lavoro nel settore dei brevetti per le aziende. E le aziende hanno bisogno di trasferire i propri diritti di brevetto o di marchio all’estero e specialmente dove esportano. Per questo motivo ho contatti frequenti con corrispondenti cinesi perché, come tutti sappiamo, la Cina è un grande mercato.
Quello che non avrei mai immaginato è stato di ricevere, qualche giorno fa, una email dal mio corrispondente nella quale mi diceva di essere informato della situazione critica in Italia a causa del Coronavirus e anche della mancanza di mascherine di protezione.
Così, questa persona si offriva di spedirmi le introvabili mascherine, quante ne desiderassi e a mezzo corriere veloce.
Siccome la mancanza di questo prodotto è reale, mi sono permesso di accettare l’offerta, soprattutto pensando, a mia volta, ai miei collaboratori e collaboratrici.
Ho avuto conferma che le mascherine richieste arriveranno nel giro di uno o due giorni.
Rimango ancora favorevolmente stupito e toccato della grande sensibilità umana dimostrata dal nostro corrispondente. Quello che sento di poter evidenziare da questa inusuale esperienza è che gli uomini sono disponibili ad aiutare altri uomini in difficoltà, anche se sono lontani miglia e miglia e anche se hanno avuto con noi solo un rapporto epistolare.
Nonostante le differenze di cultura, di educazione, di modi di rapportarsi con gli altri, rimane una costante comune: la solidarietà e il senso di fratellanza, sentire cioè che il proprio contributo fa sì che altri esseri umani siano posti nelle condizioni migliori possibili per affrontare le traversie della vita che possono sempre capitare.
Il flagello del Coronavirus ci ha portato una sola cosa di buono: il sentirsi uniti, tutti insieme, senza distinzione di alcun genere, sentirsi uomini desiderosi di aiutare altri uomini.
Articolo pubblicato il 13 Marzo 2020 su veneziepost.it
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