- 31 Ottobre 2020
- Brevetti
Chi non sa che cosa è un termostato, oppure un cronotermostato?
Direi che tutti sappiamo cosa sono questi strumenti, anche perché la maggior parte di noi li usa per regolare la temperatura del proprio appartamento durante l’inverno, quando i termosifoni esplicano la loro funzione di riscaldare gli ambienti dove viviamo. In due parole, si può dire che con il termostato possiamo impostare una certa temperatura desiderata e lo strumento, tramite i suoi dispositivi interni, provvede con un segnale ad attivare il bruciatore del riscaldamento o a disattivarlo quando la temperatura è raggiunta. Con i cronotermostati si possono impostare le varie temperature che si desiderano durante intervalli di tempo della giornata.
Fino ad ora abbiamo parlato di termostati che provvedono a comandare un sistema di riscaldamento centralizzato, ma ci sono anche situazioni diverse, come, ad esempio, quando la regolazione della temperatura interessa un solo elemento riscaldante, come un termosifone elettrico fissato al muro o un cosiddetto “scalda-salviette”, anche questo fissato generalmente al muro. In questi casi il termostato aziona un solo elemento riscaldante e quindi la sonda che sente la temperatura deve essere direttamente inserita nel calorifero e fissata in un apposito foro filettato.
La sonda in questo caso fa parte di tutto il gruppo termostato che, quindi, è dotato di un involucro che accoglie i mezzi elettronici di termoregolazione ben noti e presenta un display e una tastiera in modo da visualizzare i parametri impostati e provvedere al loro eventuale cambiamento.
Ma il problema che presentano i termostati conosciuti e fissati con avvitatura nel foro filettato dell’elemento riscaldante è che, dovendo questi strumenti essere avvitati fino ad essere bloccati, spesso accade che display e tastiera siano orientati verso il muro o verso l’elemento riscaldante e, quindi, la regolazione diventa un problema arduo da risolvere: manca lo spazio per agire con le mani, manca la visione di cosa si sta facendo e poi possiamo anche aggiungere che diventa difficoltosa, se non impossibile, la sostituzione delle pile che alimentino il termostato.
Così la società SELMO Snc di Rubano (PD) ha risolto il problema di questo forte limite dei termostati collegati a dispositivi caloriferi specifici realizzando, a valle dell’elemento filettato prossimo alla sonda che si innesta nel calorifero, un gruppo meccanico che è collegato all’involucro dove sono presenti display e tastiera.
Il gruppo meccanico permette la rotazione del display e della tastiera in modo da disporre questi nella posizione giusta e comoda per l’utente che deve controllare ed eventualmente procedere alla modifica delle temperature impostate, oppure semplicemente sostituire le pile.
In estrema sintesi e semplificando, la sonda presenta una estremità prolungata verso l’esterno che si accoppia con interferenza ad una parte essenzialmente cilindrica che contiene display e tastiera. Questo accoppiamento con interferenza tra estremità cilindrica della sonda e l’altra estremità che contiene display e tastiera, viene realizzata con una o due guarnizioni del tipo OR che permettono con leggero sforzo manuale di orientare l’involucro del display rispetto al gruppo della sonda che rimane bloccato all’elemento riscaldante tramite la filettatura di cui è provvista.
Questa apparentemente semplice soluzione è stata protetta da SELMO Snc con un brevetto italiano ed ora si attende anche la concessione del relativo brevetto europeo.
È innegabile che, anche se la soluzione sembra elementare, non era poi così evidente ai tecnici del settore, visto che il problema, ora risolto, era presente da diversi anni con tutti gli inconvenienti del caso.
Articolo pubblicato il 31 Ottobre 2020 su veneziepost.it
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