- 7 Marzo 2021
- Brevetti
Sì, non era mai successo che tanti e rinnovati provvedimenti statali fossero indirizzati alle aziende particolarmente attive nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti! E invece è accaduto in questa epoca strana in cui la pandemia sembra assorbire tutti i nostri pensieri!
E’ vero: l’industria ha bisogno di riconoscimenti e di supporti tangibili perché solo innovando si può rimanere competitivi e si possono ampliare i settori del mercato.
L’Italia è riconosciuta come la seconda nazione manifatturiera in Europa, dopo la Germania e le aziende italiane sono anche riconosciute come quelle che hanno un alto tasso di innovazione.
Purtroppo però, se dobbiamo contare i brevetti italiani depositati ogni anno, abbiamo con la Germania un rapporto 1:5!
Teoricamente quindi la Germania è più innovativa dell’Italia, ma in effetti non è così: i tedeschi sanno che vale la pena proteggersi, mentre per gli italiani questo è l’ultimo pensiero! Ciò è frutto di una cultura sommaria e diciamo pure carente di informazioni sui benefici della tutela derivante dal possesso di titoli in proprietà industriale come brevetti, marchi, design.
Allo scopo di sensibilizzare l’industria sui benefici della protezione offerta dalla proprietà industriale, ultimamente sono stati emanati diversi provvedimenti statali molto interessanti e che verranno sommariamente illustrati.
- Voucher 3I. E’ l’incentivo per una start up innovative finanziato nel triennio e prevede un finanziamento per la ricerca della brevettabilità, le spese di deposito in Italia e all’estero per un massimo di € 6.000,00 rinnovabile per tre volte in un anno.
- Attività di ricerca fondamentale, industriale e sperimentale con un riconoscimento del credito d’imposta del 12% delle spese per qualsiasi azienda.
- Attività di innovazione tecnologica per lo sviluppo di un nuovo prodotto o processo. Anche in questo caso viene riconosciuto un credito di imposta pari al 6% delle spese sostenute.
- Attività di innovazione tecnologica con l’obiettivo della transizione ecologica e innovazione digitale0. In questo caso il credito d’imposta è riconosciuto al 10% delle spese agevolabile.
- Design di innovazione estetica, il fiore all’occhiello italiano riconosciuto nel mondo: il credito d’imposta è pari al 6% delle spese agevolabile.
Ma c’è ancora un’altra interessante agevolazione: viene riconosciuta la possibilità di iscrivere a bilancio tutti i beni immateriali come i brevetti, i marchi, i design.
Infatti con la Legge di Bilancio del 2021 tutti i beni immateriali possono essere iscritti a bilancio e quindi rivalutati pagando una imposta sostitutiva del 3% anziché del 12% o del 16%. In questo modo l’azienda aumenta il proprio valore con i conseguenti benefici di sostanza oltre che di immagine!
Si può finalmente vedere che le aziende che innovano hanno un riconoscimento e un vantaggio a tutto campo!
Articolo pubblicato il 07 Marzo 2021 su veneziepost.it
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