- 19 Marzo 2022
- Brevetti
Il tempo in cui viviamo è molto speciale perché gli scenari di guerra cui assistiamo ci toccano direttamente e ci costringono a rivedere i nostri abituali comportamenti e a ricercare velocemente fonti di energia alternative.
Una cosa per tutte: pensiamo all’utilizzo così familiare dell’energia elettrica!
Siamo abituati da sempre a ritenere l’elettricità una cosa a cui badiamo poco per l’uso che ne facciamo, sia come illuminazione sia come riscaldamento. Altrettanto dicasi per il gas che molto spesso è responsabile del benessere che ci deriva dal caldo emanato dai termosifoni durante la stagione fredda. Ora, tutte queste certezze cominciamo a crollare. Siamo di fronte ad una impennata del costo del gas e dell’energia elettrica, spesso prodotta da centrali a gas, e dobbiamo fare i conti con i maggiori costi di ogni cosa come materie prime, gas, elettricità. Dobbiamo quindi pensare a come utilizzare al meglio e senza sprechi le risorse di cui disponiamo.
Così, l’Ing. Marianna Benetti di Veil Energy di Bolzano ha ritenuto opportuno rivisitare in termini di efficienza a basso costo un tipo di generatori di elettricità che sono da tempo conosciuti, ma poco utilizzati, e che si basano sulla conversione dell’energia termica in energia elettrica chiamata anche “effetto Seebeck”.
In breve, sono ben noti questi generatori di corrente elettrica che si produce su di una superficie metallica investita da parti opposte da flussi di fluido, liquido o gassoso, che sono a temperature diverse. Un esempio noto è quello di generatori Seebeck installati in veicoli e che utilizzano lo scambio termico tra i gas di scarico e il fluido refrigerante del motore.
Fino ad ora, però, due erano gli inconvenienti maggiori che frenavano l’utilizzo di questi generatori così speciali: il loro costo e l’esigua quantità di energia ottenuta.
Lo Studio di Ingegneria sopra citato è intervenuto pesantemente sulla progettazione del generatore semplificandolo in una maniera effettivamente sorprendente e nuova. Il generatore è stato realizzato con una carpenteria essenziale, ovvero priva di lavorazioni complesse, e solo attraverso operazioni di tranciatura e piegatura delle lamiere ottenendo, così, un corpo avente una sola via d’ingresso e una sola via d’uscita per un primo fluido a una certa temperatura, e un secondo corpo costituito da condotti tubolari in cui scorre il secondo fluido a temperatura diversa dal primo. La geometria di questo nuovo generatore è tale che i convertitori termoelettrici sono supportati da elementi laminari fra loro paralleli e disposti secondo la lunghezza di tale corpo generatore. Si ottiene così un elevato contatto tra i fluidi a temperature diverse che massimizzano la quantità di corrente raccolta dai generatori.
E’ evidente, quindi, che l’azione combinata del basso costo del generatore, dovuto alla sua essenziale e semplice costruzione, e dell’incremento della corrente elettrica ottenibile, rendono questo generatore ad “effetto Seebeck” una valida alternativa per il risparmio energetico e per l’approvvigionamento alternativo dell’energia elettrica.
E’ facile, e anche piuttosto comune, avere nelle attività produttive una sorgente calda e una sorgente fredda e, quindi, diventa facilmente realizzabile la produzione di energia elettrica anche utilizzando il metodo proposto con i generatori Seebeck.
Ercole Bonini
Articolo pubblicato il 19 Marzo 2022 su veneziepost.it
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