- 8 Novembre 2023
- Copyright
- Raffaele Bonini
La trasposizione in formato digitale di molte forme artistiche, dalla musica al cinema, dalla letteratura alle fotografie e opere d’arte (con la creazione di vere e proprie gallerie o centri museali online) sino ai videogame e alle varie forme di intrattenimento, per citarne alcune, hanno fatto del Diritto d’autore uno strumento indispensabile per proteggersi in Rete, ma soprattutto dalla rete, sempre più campo d’azione per pratiche quali la pirateria, il plagio e lo sfruttamento illecito delle opere d’ingegno.
Come noto, il diritto d’autore nasce in capo all’autore dell’opera con la creazione della medesima. È quindi un diritto che sorge a seguito dell’atto creativo. L’autore vanta sull’opera il diritto esclusivo di pubblicazione, che può anche decidere di tenere inedita.
Come illustrato in un precedente approfondimento l’autore in capo all’opera è titolare di due tipi di diritti: morali e patrimoniali.
Diritti morali: cosa sono?
La funzione principale dei diritti morali consiste nella tutela della personalità dell’autore quale si manifesta nella sua opera.
Diritti morali: quali sono?
Oltre al diritto d’inedito, l’autore può vantare anche in maniera esclusiva:
– il diritto alla paternità dell’opera;
– il diritto all’integrità dell’opera
– il diritto al ritiro dell’opera dal commercio
Il diritto di paternità
Unisce indissolubilmente l’opera al suo autore (art. 2577, 2° comma del codice civile e art. 20 comma 1 l.d.a.). All’autore, inoltre, è attribuita la paternità di un’opera anche qualora, al posto del proprio nome, utilizzi uno pseudonimo, alias, sigla o segno convenzionale notoriamente riconducibili alla sua persona o, addirittura, voglia ricorrere all’anonimato. Per le opere collettive, è autore chi dirige e coordina la creazione dell’opera (Es. il curatore, nel caso di un volume redatto da più autori), ma su ogni contributo la titolarità resta dei rispettivi autori. L’autore conserva sempre la facoltà di esercitare il diritto alla paternità sulla sua opera. Se intende rivendicare il proprio diritto deve provare il rapporto di paternità con l’opera.
Il diritto all’integrità dell’opera
Secondo l’art. 20, prevede che l’autore, anche dopo la cessione del diritto di utilizzazione, “possa opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione, o altra modificazione dell’opera stessa, che possa essere di pregiudizio al suo onore e alla sua reputazione“.
La norma si applica, nella maggior parte dei casi, nei rapporti che l’autore stringe con i cessionari dell’opera o con chi ne ottiene la concessione in uso. L’autore che abbia conosciuto e accettato le modificazioni apportate all’opera, una volta apportate, non può più agire per impedirne l’esecuzione o per chiederne la soppressione.
Il diritto al ritiro dell’opera dal commercio
Riguarda ogni genere di opera e preclude qualsiasi tipo di comunicazione della medesima al pubblico. È regolamentato dagli artt. 142 e 143 della legge sul diritto d’autore.
Qualora concorrano gravi ragioni morali, l’autore ha “il diritto di ritirare l’opera dal commercio, salvo l’obbligo di indennizzare coloro che hanno acquistato il diritto di riprodurre, diffondere, eseguire, rappresentare o spacciare l’opera medesima” (art. 142 l.d.a.). Tale diritto è intrasmissibile, ovvero non può essere trasmesso ad altri, e non può essere esercitato né dai suoi eredi né dai suoi stretti congiunti.
Affidati a un esperto
Lo Studio Bonini mette a disposizione un team di professionisti specializzati. Affidarsi ad esperti del settore è un passo imprescindibile. Noi diamo il giusto valore al Diritto d’Autore: assistiamo i nostri clienti nel riconoscere, valorizzare e tutelare i diritti sulle proprie opere.