- 11 Gennaio 2024
- Design
- Raffaele Bonini
“Se hai intenzione di esporre il tuo nuovo disegno o modello al Salone del Mobile, dovresti valutare la possibilità di proteggerlo contro appropriazioni indebite. I disegni e modelli sono definiti con precisione nell’Unione europea (UE). Un disegno o modello consiste nell’aspetto di un prodotto e può rappresentare quasi ogni tipo di oggetto industriale o artigianale, esclusi i programmi informatici”.
Un avviso, quello reperibile sul sito della principale fiera dedicata ai mobili, non certamente scontato e per nulla da sottovalutare. In materia di tutela della proprietà intellettuale, infatti, rientra anche il disegno o modello.
Il valore estetico è uno dei più preziosi e appetibili nel complesso schema di ideazione e generazione di un prodotto, soprattutto in un contesto competitivo dove si è costantemente alla ricerca di nuove idee.
Nel patrimonio aziendale, disegni e modelli costituiscono una voce essenziale, che se non adeguatamente protetta rende vulnerabile l’intero progetto creativo, che può facilmente divenire oggetto di contraffazione.
Le fiere, in particolare, o comunque i saloni espositivi rappresentano una ghiotta occasione per le imprese di presentazione di nuove linee di prodotti. È opportuno, però, prestare sempre la massima attenzione quando si ha per le mani un’innovazione ancora priva di tutela.
Quando si può parlare di tutela del design?
Possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale (art. 31 CPI = art.3 RDC).
È importante ricordare che nel caso di design o modelli sono tutelabili soltanto gli elementi del prodotto che sono visibili esteriormente. Per prodotto si intende qualsiasi oggetto industriale o artigianale, compresi i componenti che devono essere assemblati per formare un prodotto complesso.
Quello che si definisce “complesso” è un prodotto formato da più componenti che possono essere sostituiti consentendo lo smontaggio e il montaggio del prodotto. Non sono invece proteggibili i componenti di ricambio.
È ammessa la registrazione anche delle presentazioni e della confezione dei prodotti, il cosiddetto PACKAGING. È invece escluso dalla protezione del design il software, che si protegge con il diritto di autore.
La tutela del design industriale, ovvero di quelle caratteristiche estetiche che identificano un determinato prodotto, come previsto dal Codice della Proprietà Industriale, rappresenta un notevole vantaggio sui competitor e sul mercato.
Per essere protetto, un disegno o modello deve essere nuovo e avere carattere individuale rispetto a disegni o modelli anteriori, oltre a non essere contrario al buon costume e all’ordine pubblico.
Non sono rari i casi di controversia in materia di design. Di recente, abbiamo trattato in un altro articolo il caso che ha visto contrapposti due noti brand calzaturieri: New Balance e Golden Goose.
Perché è quindi importante proteggere il design?
La tutela del design è una delle principali leve del successo nel mondo del Made in Italy. Se il modello o design ideato costituisce un “oggetto di produzione industriale”, originale e unico, allora necessita di essere posto in sicurezza. Il consumatore è sempre più attento alle novità, ma è anche sempre più esigente e alla ricerca di qualcosa che rappresenti un unicum sul mercato.
Ma l’aspetto esteriore è anche uno dei motivi di maggior successo di un prodotto che, oltre a suscitare l’attenzione del pubblico, intercetta i consumatori a cui l’azienda si rivolge, tra cui i competitor. Ecco perché la non adeguata tutela e protezione può facilmente agevolare la concorrenza o la contraffazione, infliggendo un danno, oltre che economico, d’immagine.
Come e dove depositare il design?
Gli italiani sono notoriamente riconosciuti come “maestri del design”. Nessuna nazione ha questo primato così unanimemente riconosciuto. Purtroppo, le aziende italiane non sono, però, molto attente alla tutela delle loro creazioni attraverso la registrazione del design, sia a livello nazionale che internazionale.
Chiariamo subito un dubbio: il deposito del design ha validità solo nei Paesi dove viene registrato. Per questo è consigliabile proteggerlo in tutti i Paesi considerati di interesse. Se si è quindi, per tornare a quanto riportato nell’attacco, dei produttori di mobili con la visione di esportare il made in Italy nel mondo, allora è opportuno tutelare i propri modelli e disegni.
I nostri competitor esteri sono a conoscenza di questo “punto debole”, infatti, e purtroppo accade spesso che i prodotti vengano copiati anche pedissequamente e “spacciati” per autentico “made in Italy”.
La protezione del disegno o modello contrasta tutte queste pratiche scorrette e concorrenziali, garantendo il diritto esclusivo di utilizzarlo, laddove tale utilizzo comprende la fabbricazione, l’offerta, la commercializzazione, l’importazione, l’esportazione o l’uso del prodotto in cui il disegno o modello è incorporato o al quale è applicato.
Tutelarsi e proteggersi è quindi possibile. È importante capire su quale territorio si vuole operare. Esistono infatti tre tipi di domanda per il deposito: nazionale, comunitaria, internazionale.
Cambiano tempi e modalità, nonché anche i costi necessari.
Affidati a un esperto
Affidarsi a professionisti ed esperti del settore è un passo non opzionabile se si vuole evitare di incappare in gravi violazioni e/o atteggiamenti poco corretti da parte della concorrenza. Lo Studio Bonini mette a disposizione un team di professionisti specializzati in grado di rispondere a tutte le esigenze. Contatta il nostro team per scoprire tutte le agevolazioni e per proteggere e valorizzare i tuoi disegni e i tuoi modelli.