- 22 Febbraio 2024
- Design
- Raffaele Bonini
La registrazione del design industriale, ovvero delle caratteristiche estetiche che identificano un determinato prodotto, come previsto dal Codice della Proprietà Industriale, è uno strumento di tutela ma anche e soprattutto un investimento se si guarda al vantaggio sui competitor e sul mercato che questo comporta.
La protezione del design, è importante ricordarlo, si estende a qualsiasi “oggetto industriale o artigianale”. Come riporta l’art. 31 CPI = art.3 RDC, “possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale”.
Proprio l’aspetto esteriore di un prodotto ne determina il successo in quanto molto spesso spinge il consumatore all’acquisto del prodotto stesso. Questo è il principale motivo per il quale è opportuno, per scoraggiare la concorrenza sleale e avvantaggiarsi sul mercato, ricorrere a forme di tutela e protezione in tempi rapidi e prima che il design o modello venga comunque esposto.
Registrazione del Design: come funziona
Durata
La tutela del design è subordinata alla sua registrazione presso gli uffici competenti, ha validità 5 anni e può essere rinnovato per un massimo di 5 periodi.
Requisiti
I requisiti che fanno di un design o modello un oggetto di registrazione sono:
– il carattere di novità
– il suo carattere individuale
– risultare conforme all’ordine pubblico e al buon costume.
Copertura nazionale o internazionale
Il deposito del design ha validità solo nei Paesi dov’è registrato. Per questo è consigliabile proteggerlo in tutti i Paesi considerati di interesse. La procedura di registrazione può essere infatti nazionale, comunitaria (Paesi UE) e internazionale.
Sono ricorrenti le controversie in materia dovute alla mancata registrazione. Non mancano, infatti, strumenti di difesa in caso di violazioni e in questo approfondimento ci occuperemo proprio di questo aspetto.
Violazioni del Design: gli strumenti di difesa
È possibile rivendicare la titolarità sul Design o modello intentando una controversia avente per oggetto il reato di contraffazione nelle opportune sedi.
Cosa fare, allora?
Per dimostrare una contraffazione determinante può essere la descrizione giudiziale (art. 129 CPI).
Con tale misura cautelare viene disposta dal giudice la descrizione dei prodotti oggetto della violazione del diritto, in modo tale che il titolare del design possa acquisire dei mezzi di prova della violazione del design.
Un altro strumento consiste nel sequestro (art. 129 CPI): in questo caso, il prodotto contraffatto viene ritirato e non può continuare a circolare. La custodia del modello sequestrato viene affidata ad un apposito soggetto che potrà farne uso solo su ordine del giudice.
L’inibitoria (art. 131 CPI), invece, consente di sospendere l’attività ritenuta lesiva in caso di accertata violazione del diritto di esclusiva del titolare. L’inibitoria può riguardare la sospensione della fabbricazione, del commercio e dell’uso dei prodotti costituenti la violazione del design.
Accertato che le forme di tutela non mancano, è bene ribadire l’importanza, da parte del soggetto interessato di verificare e rispondere prontamente in caso di presunte violazioni e rivolgersi ad esperti del settore per consulenze in materia.
Affidati a un esperto
Affidarsi a professionisti ed esperti del settore è un passo non opzionabile se si vuole evitare di incappare in gravi violazioni e/o atteggiamenti poco corretti da parte della concorrenza. Lo Studio Bonini mette a disposizione un team di professionisti specializzati in grado di rispondere a tutte le esigenze. Contatta il nostro team per scoprire tutte le agevolazioni e per proteggere e valorizzare i tuoi disegni e i tuoi modelli. Ricordiamo che dal 22 gennaio u.s. fino al 6 dicembre 2024 – salvo esaurimento anticipato delle dotazioni finanziarie – è attivo il Fondo per le PMI “Ideas Powered for Business”.
“Ideas Powered for business” è un’opportunità da cogliere al volo perché consente alle piccole e medie imprese dell’UE di proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale.
Il voucher 2 prevede un rimborso parziale delle tasse – per un importo massimo di euro 1.000 – relative al deposito di marchi, disegni e modelli.