- 27 Ottobre 2016
- Brevetti
La mia azienda si sta affacciando a nuovi mercati. Come fare per proteggere le innovazioni?
Le aziende che esportano, indipendentemente dalle proprie dimensioni, non si confrontano solo con il mercato e con i concorrenti europei, ma giocano in uno scenario mondiale.
Questa realtà, relativamente recente, impone alle aziende di assumere certi comportamenti che magari prima non erano usuali, né necessari.
Ci sono diversi elementi da considerare. Il primo è avere certezza della direzione dove il mercato si sta orientando con i prodotti che sono specifici dell’azienda. In altre parole, è necessario sapere quali sono le prestazioni che oggi il mercato desidera, la qualità del prodotto, le soluzioni tecnologiche che si attendono. Una prima informazione su tutto ciò può essere fornita dall’ufficio commerciale. Ma questa potrebbe essere una visione non completa. Le banche dati dei brevetti del proprio settore riescono a fare vedere con compiutezza di particolari quello che si sta progettando, sia da parte dei concorrenti diretti, sia da parte di quelli sconosciuti, ma potenziali.
Un secondo elemento da considerare per l’azienda, prima che cominci ad investire tempo e denaro per la progettazione e i prototipi è quella di sapere cosa si può fare e cosa non si può fare perché in alcuni Paesi esistono brevetti che lo impediscono.
Dopo aver stabilito questi essenziali caposaldi per orientare la corretta innovazione, l’azienda può progettare con compiutezza e pensare alla conseguente strategia della protezione e della valorizzazione della propria innovazione.
Naturalmente la protezione brevettuale o del design del prodotto dovrà riguardare gli Stati dove l’azienda è già presente con le proprie esportazioni. Ma se l’innovazione ha una forte rilevanza, sarà importante proteggere il nuovo prodotto anche nei mercati dei Paesi dove l’azienda al momento non è presente, ma che potranno comunque costituire un mercato futuro d’interesse, ad esempio attraverso un agente o un’azienda del Paese che è interessata a produrre e vendere questa innovazione a fronte del pagamento di royalties all’azienda italiana.
La strategia per affrontare il mercato mondiale non è semplice, ma può essere ben indirizzata dal consulente in proprietà industriale che conosce limiti e opportunità della protezione e della valorizzazione dell’invenzione e i mezzi giusti che l’accompagnano.
Ercole Bonini
Articolo pubblicato il 21 ottobre 2016 su veneziepost.it
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