- 15 Ottobre 2018
- Brevetti
Cosa ci sarà mai da innovare nel settore edile e particolarmente nelle operazioni che riguardano l’impastatura delle malte, l’intonacatura delle pareti e la spalmatura uniforme dell’intonaco, chiamata anche “frattazzatura” dagli addetti ai lavori ?
La risposta è “moltissimo”, a giudicare dagli oltre 45 brevetti collezionati nel giro di poco più di venti anni da una sola vivacissima azienda appartenente alle PMI, come la ditta REVELIN DIEGO SRL di Isola Vicentina.
Questa azienda è riuscita, nel giro di pochi anni , rendendole più semplici, meno faticose e più performanti tutte le attività che sono connesse alla finitura delle strutture edili.
L’attenzione di Diego Revelin per innovare questo settore così importante, inizia da una semplice pinza per manipolare mattoni forati di notevole dimensioni : lo scopo è di facilitare una presa sicura e bilanciata che permetta poi il posizionamento preciso nella struttura muraria in costruzione.
L’altra basilare operazione presa in attenta considerazione è quella di impastare e mescolare gli ingredienti che servono per realizzare la malta e gli intonaci . E’ importante infatti che tutti gli ingredienti siano ben mescolati in ogni zona del recipiente che li contiene e che la potenza elettrica impiegata sia la più bassa possibile . E anche qui ce ne sono cose su cui far attenzione per ottenere il migliore risultato possibile!
Come è a conoscenza di molti, le macchine intonacatrici mischiano intonaco, colore ed altri elementi in modo uniforme per poi spruzzare il tutto tramite una coclea con l’ausilio di una pompa, verso le pareti da intonacare. In questo caso si esige che la miscelazione sia perfetta per non creare visibili disuniformità e, dall’altra, che qualsiasi sosta necessaria per varie ragioni durante l’operazione, non blocchi la macchina per indurimento della miscela con il conseguente bloccaggio della coclea di distribuzione.
Così Revelin ha ben pensato di fornire la macchina intonacatrice di un agitatore disposto all’interno della tramoggia che premiscela l’intonaco. Sembra una piccola cosa, una cosa ovvia, ma come la maggior parte delle cose, queste vengono considerate ovvie solo dopo che qualcuno le ha realizzate, nonostante che l’inconveniente era presente da tempo.
Non possiamo tediare i lettori con altri particolari tecnici che sicuramente interessano relativamente, ma se Revelin ha già realizzato e ottenuto ben “diciassette” diversi brevetti sulle macchine intonacatrici, vuol dire che ce n’ era materia per modificare, innovare e per imporsi sul mercato!
L’ultima operazione di finitura, riguarda la spalmatura uniforme dell’intonaco sulle pareti chiamata, come già detto, “frattazzatura”. E anche in questo settore Revelin ha collezionato sette brevetti che riguardano sia migliorie al movimento del disco di frattazzatura, sia il supporto del disco , supporto che è stato concepito per facilitare lo sforzo dell’operatore durante l’intonacatura dei soffitti prevedendo un appoggio ad asta sulla cintura dell’operatore.
Revelin con la sua azienda si comporta come la maggior parte delle aziende del Nord Est: raggiunto un obiettivo di miglioramento per una macchina, pensa già al successivo e continua sempre a migliorare la performance delle macchine, nonché la sicurezza e la confortevolezza degli operatori.
Non a caso la nostra regione è tra le prime tre d’Italia per l’ incremento del PIL !
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 4 ottobre 2018 su veneziepost.it
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