- 31 Agosto 2023
- Brevetti
- Ercole Bonini
I beni tangibili, immobili o mobili che siano, sono quelli a cui viene in modo naturale attribuito valore. Soprattutto in termini di capitale d’impresa. Ma, in realtà, ci sono beni intangibili che rappresentano una vera e propria cassaforte per le aziende e gli investitori. Cosa si intende per “intangibili”? Brevetti, marchi e design.
Spesso, però, le aziende, un po’ per scarsa conoscenza della materia o per noncuranza, non sono molto consapevoli dei vantaggi che possono trarre dai beni intangibili, agevolando così sul mercato competitors e, in non pochi casi, ritrovandosi costretti a subire gravi violazioni.
Il brevetto come leva di marketing
Alla base del deposito di un brevetto c’è sempre un’intuizione, un’idea, quel patrimonio intellettuale che consente di portare sul mercato un’innovazione. Un prodotto o un metodo di fabbricazione unico nel suo genere, in grado di offrire soluzioni e risposte sul mercato in modo assolutamente nuovo, senza precedenti, risponde infatti ai requisiti di brevettabilità. Il brevetto è il solo strumento che consente di proteggere la propria invenzione e potersi difendere da eventuali violazioni o da concorrenti sleali sia nei confini nazionali che all’estero.
Ma oltre alla mera tutela, il brevetto rappresenta anche un altro importante strumento: è un vero e proprio veicolo di marketing. Diventa sempre più indispensabile infatti ad oggi, per un’azienda o start-up, considerare i propri beni intangibili anche in termini comunicativi e persuasivi così da modificare la percezione dell’utente finale in un’ottica di incremento del fatturato.
Come sfruttare il brevetto
Risulta a tal proposito evidente l’importanza della gestione strategica della proprietà intellettuale, in una visione non più prettamente indoor ma outdoor. Certi di raggiungere un’utenza già di per sé attenta all’innovazione perché operante o comunque parte attiva in un mercato ben definito, l’impresa o start-up deve far sì che il frutto dell’idea diventi ora fonte di rendita. E farlo attraverso un’apposita strategia comunicativa, anche avvalendosi di professionisti del settore, permette di essere oltre che competitivi, di guardare avanti, non più aspettando che sia l’utente (o consumatore) ad approcciarsi all’innovazione, ma intercettando e raggiungendo direttamente quest’ultimo. Disporre infatti di un brevetto, consente, in termini di marketing, di influenzare positivamente le percezioni e i comportamenti dei clienti, come numerosi studi dimostrano.
Ricorrere infatti al termine “brevettato” (“patented”) induce nell’utente una percezione del prodotto o della tecnica positivamente accentuata, che gli consentono di accostare, secondo un preciso processo cognitivo, la parola “brevettato” ad altre quali: qualità, sicurezza, affidabilità.
Questo, in risposta a una vera e propria call to action, induce il consumatore/utente all’acquisto, impattando positivamente in termini sì economici, ma anche e soprattutto di immagine aziendale.
Affidati a un esperto
Affidarsi a professionisti competenti per depositare un brevetto è opportuno in un’ottica imprenditoriale di approdo o espansione sul mercato.
Lo Studio Bonini mette a disposizione un team di esperti specializzati in tutti i livelli di brevettabilità e operanti in diverse aree merceologiche, tra cui meccanica, elettronica, chimica, farmaceutica, meccatronica, IT/software, biotecnologie, settore alimentare, materie plastiche, medicina e benessere. Il nostro Studio offre una vasta gamma di servizi per proteggere e valorizzare le opere dell’ingegno, nonché per il deposito dei marchi nazionali, europei e internazionali.