- 24 Giugno 2024
- Brevetti
- Raffaele Bonini
Il brevetto è lo strumento di tutela attraverso il quale è possibile proteggere un’invenzione da eventuali violazioni. Ma il brevetto non è solo uno scudo, è anche una fonte di valorizzazione dell’innovazione che si può concretizzare in introiti generati dalla concessione di licenze (in esclusiva o meno) a terzi. La brevettazione, inoltre, offre molti altri vantaggi. Tra questi, la possibilità di iscrivere a bilancio il valore della propria capacità innovativa, sostenendo la credibilità dell’azienda in sede di richiesta di credito oppure nel corso di operazioni di finanza straordinaria.
Ma cosa precede il deposito del brevetto?
Prima di procedere con il deposito del brevetto, è necessario verificare che qualcuno non abbia già tutelato o messo in pratica questa soluzione, ritenuta innovativa. Fondamentale è definire in quali Paesi si vuole effettivamente far valere i diritti di tutela sulla propria invenzione: il brevetto, dove concesso e riconosciuto, garantisce un’esclusiva e un vantaggio economico e competitivo senza pari. Ma è importante sottolineare che solo nei paesi scelti sarà possibile avanzare un diritto sull’innovazione formalizzata dal deposito del brevetto.
A tal proposito, è opportuno ricordare che esistono diverse forme di tutela: nazionale, europeo e internazionale. Non si tratta di una procedura obbligatoria, ma fortemente consigliata per valutare che le caratteristiche dell’invenzione rispettino i criteri di brevettabilità: novità, originalità, risoluzione di un problema tecnico in ambito industriale. Un prodotto o un metodo di fabbricazione unico nel suo genere, in grado di offrire soluzioni tecniche sul mercato in un modo assolutamente nuovo, senza precedenti, risponde ai requisiti di brevettabilità.
Il brevetto e la tutela contro la contraffazione
Essere in possesso di un brevetto non preclude la possibilità di violazione da parte di competitors o concorrenza sleale. La violazione del brevetto è potenzialmente letale per l’impresa.
Ecco perché, in questi casi, occorre pertanto agire con la massima urgenza e con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione dell’inventore, o dell’azienda titolare del brevetto:
- la “descrizione”, ovvero un provvedimento che consente ad Ufficiale Giudiziario di recarsi in loco ove il prodotto della contraffazione è esposto, per poterne riscontrare a tutti gli effetti la violazione;
- l’inibitoria, cioè un ordine giudiziale che vieta all’autore della violazione del brevetto di proseguire nella contraffazione;
- il risarcimento del danno.
Quando un brevetto non è valido
Ma non manca la casistica che pone in rilievo come il brevetto possa anche essere dichiarato nullo o essere annullato, e quindi decadere della sua funzione di tutela.
Come già trattato, per la brevettabilità di un’invenzione è indispensabile che questa risponda a determinati requisiti: novità, originalità e industrialità. La disciplina della nullità del brevetto è contenuta nell’art. 76 del Codice della Proprietà Industriale (CPI), che stabilisce che “il brevetto è nullo”:
a) se l’invenzione non è brevettabile ai sensi degli articoli 45, 46, 48, 49 e 50 (ovvero nei casi in cui l’invenzione non è nuova o non è frutto di sufficiente attività inventiva, non è suscettibile di una applicazione in sede industriale);
b) se, ai sensi dell’articolo 51, l’invenzione non è descritta in maniera sufficientemente chiara e completa: l’invenzione, infatti, deve essere descritta in modo chiaro e completo, tale che un esperto del settore possa realizzarla senza eccessivi sforzi sperimentali. Se la descrizione è carente di dettagli fondamentali o non è sufficientemente chiara, il brevetto può essere dichiarato nullo.
c) se l’oggetto del brevetto è stato esteso oltre il contenuto della domanda iniziale: il brevetto deve rimanere entro i limiti di ciò che è stato originariamente descritto nella domanda. Se l’oggetto del brevetto viene esteso oltre il contenuto della domanda iniziale durante il processo di esame o in seguito, il brevetto può essere considerato nullo.
d) se il titolare del brevetto non aveva diritto di ottenerlo: questo può accadere, ad esempio, se l’invenzione è stata ottenuta in modo illecito o se il vero inventore non è stato riconosciuto.
Affidati a un esperto
Affidarsi a consulenti esperti e competenti per depositare un brevetto è opportuno in un’ottica imprenditoriale di approdo o espansione sul mercato.
Con la sua esperienza multi-settoriale, il team di esperti dello Studio Bonini è in grado di valutare e assistere i clienti in tutte le fasi del processo per mettere al riparo gli imprenditori dai rischi connessi al mancato deposito delle idee innovative sia a livello nazionale che internazionale.