- 3 Novembre 2023
- Licenze
- Ercole Bonini
La sottoscrizione di una licenza (o licensing) ha per obiettivo l’utilizzo di un diritto di Proprietà Industriale altrui. Oggetto della licenza può essere un brevetto, un marchio, un design, un Know How aziendale, ma anche un diritto d’autore, etc.
I vantaggi per il licenziatario
Per il licenziatario, il licensing, è certamente un’agevolazione, soprattutto sul fronte dell’investimento economico che l’avviamento di un marchio o lo sviluppo di una tecnologia innovativa può rappresentare. Si tratta, infatti, di procedimenti lunghi e costosi, ma soprattutto dall’esito incerto. È superfluo sottolineare come l’utilizzo di un segno noto e distintivo o di una tecnica innovativa su dei prodotti possa certamente influenzare in positivo l’andamento sul mercato. Il tutto può quindi avvenire, previo accordo scritto tra le parti, riconoscendo al titolare della licenza un corrispettivo in denaro pagato tramite un canone.
I vantaggi per il titolare
Oltre a quello che può essere un mero ritorno economico a vantaggio del titolare, in caso di concessione di licenza, c’è anche e soprattutto l’approdo sui mercati di altre parti del mondo non ancora presidiate o in settori ancora inesplorati, ampliando così la sua presenza e notorietà, ma soprattutto evitando concorrenze sleali e pratiche illegali sempre più all’ordine del giorno.
Non solo marchi e brevetti
La licenza non vale solo per marchi e brevetti, come premesso. Anzi, soprattutto nel caso del diritto d’autore, la circolazione delle opere può essere garantita, in maniera legale e quindi remunerativa per il titolare, esclusivamente attraverso il ricorso alle licenze.
Ma come si redige un contratto di licenza?
Pur trattandosi di una materia molto vasta e dalle più svariate sfaccettature, anche a seconda dell’oggetto del contratto, alcuni punti non possono però assolutamente essere elusi all’interno di un contratto di licenza. Ne riportiamo di seguito alcuni.
Di fondamentale importanza è anzitutto indicare, nella maniera più dettagliata possibile, l’oggetto del contratto.
A seguire, è opportuno che vengano indicati in maniera dettagliata gli scopi dell’accordo.
La licenza deve avere una durata ben definita, che è fondamentale riportare, ma soprattutto importante è limitare l’utilizzo circoscrivendo le facoltà e l’ambito d’uso.
La licenza può essere esclusiva, ma anche non esclusiva. La differenza, sostanziale, è che la licenza in esclusiva riconosce il licenziatario come l’unico soggetto autorizzato all’utilizzo dell’oggetto del contratto. Da inserire nell’accordo è poi il corrispettivo, che può essere stabilito in un prezzo fisso o variabile. In quest’ultimo caso, le royalty possono essere pattuite in una percentuale del fatturato oppure commisurate al numero di prodotti realizzati su licenza.
Può risultare scontato, ma importante è siglare l’accordo tra le parti dirette interessate: il licenziante, ovvero il soggetto che concede la licenza, e il licenziatario, ovvero il soggetto che beneficerà dell’utilizzo del bene oggetto della licenza.
Affidati a un esperto
Per formalizzare queste partnership sono necessarie competenze in materia, attenzione e professionalità. Ecco perché è indispensabile affidarsi a professionisti del settore e consulenti esperti. Lo Studio Bonini tratta da sempre numerosi aspetti, anche particolari, che implicano l’utilizzo, la licenza o la cessione dei diversi titoli di proprietà industriale.