- 28 Gennaio 2018
- Notizie
Proteggere il proprio brand, significa proteggere cio’ che tale brand porta con se’: non solo la percezione del suo pubblico di riferimento ma anche la sua etica e il lavoro di centinaia di persone.
“Forti nella tradizione, leggeri nell’ambiente”: e’ questo lo slogan che apre il sito web www.gruppodani.com, l’azienda di Arzignano che ha iniziato a trattare le pelli fin dal 1950 fino a divenire leader mondiale in due cose che sembrerebbero quasi in contraddizione: la qualita’ di altissima gamma delle pelli nei settori più vari e la sostenibilità dell’ambiente.
Ho lavorato ad Arzignano per lungo tempo negli anni ’70 nel settore elettromeccanico e a quel tempo, quando da Vicenza si arrivava ad Arzignano, già prima di entrare in città si veniva avvolti da un odore insopportabile: erano le decine e decine di concerie che lavoravano migliaia di pelli con trattamenti chimici sempre uguali e direi primitivi. Le acque, in assenza di depuratore, venivano riversate nel fiume Guà che, oltre a cambiare di colore, era divenuto un corso d’acqua senza alcuna forma di vita.
Oggi Arzignano non si riconosce perché è diventata una città dove poter vivere, oltre che lavorare, dove poter far crescere con serenità i propri figli perché acqua e aria sono tornate sane, anzi salubri.
E Dani è una azienda che ha fatto da traino portando avanti da almeno dieci anni con determinazione due elementi irrinunciabili: qualità e ambiente. Così altre aziende hanno seguito questo indirizzo ed oggi Arzignano è divenuto il polo dell’eccellenza delle pelli Made in Italy tanto da attrarre le più grandi firme della moda italiana ed internazionale.
Dani ha perseguito questo miglioramento con uno spasmodico impegno nella ricerca: si sono voluti azzerare tutti gli effetti negativi che portavano certe lavorazioni che rendevano il prodotto pericoloso sia durante la fabbricazione, sia durante l’uso finale. Obiettivi primari: qualità al top e salvaguardia della salute delle persone addette alla produzione, come anche dell’ambiente.
In questa azienda la ricerca non si ferma mai, lo testimonia il fatto che l’1,5% del suo fatturato è destinato alla R&D. Si continuano a provare e a trovare soluzioni e prodotti innovativi sempre a duplice vantaggio: miglioramento della qualità e miglioramento dell’impatto socio-ambientale.
Così Dani ha conquistato il settore dell’automotive fornendo alle case automobilistiche di top di gamma prodotti in pelle con rifiniture esclusive, con resistenze elevate all’abrasione e a possibili sfregi, con effetti di tatto incredibili. Ugualmente è successo nel settore “Home” dove le pelli la fanno da padrone. Poi ancora in tutto il settore moda, dalle calzature, alle borse, agli accessori, dove la perfezione diventa maniacale, Dani è un fornitore insuperato e forse insuperabile.
Questi risultati non si possono spiegare se non con la ferma determinazione del titolare, il Cavalier Giancarlo Dani, che da quando ha iniziato giovanissimo la sua avventura nel settore conciario, ha insistito fermamente su principi che sono divenuti i capisaldi della sua azione da imprenditore: la massima qualità nel massimo rispetto dell’ambiente.
La qualità, oltre che attraverso la ricerca si persegue anche con il controllo costante di tutte le fasi di lavorazione, e ciò implica la tracciabilità di ogni operazione fatta sulla singola pelle.
Questi comportamenti organizzativi hanno portato ad ottenere i certificati più ambiti come l’ISO 9001 fin dal 1997 e l’ISO/TS 16949: 2009 specifica del segmento automotive e, dal 2017, anche le certificazioni di sistema di gestione dell’ambiente e della sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo le norme ISO 14.001 e BSOHSAS 18001.
E l’apprezzamento non è mancato, tanto è vero che l’azienda continua a crescere: circa 1.000 dipendenti sparsi in sei stabilimenti, oltre 200 milioni di fatturato di cui l’80% proveniente dall’esportazione – due divisioni Dani Automotive e Dani Home Style & Fashion.
Se guardo indietro agli anni ’70, tutto avrei potuto immaginare, meno che una conceria, la Dani Spa, venisse recentemente inclusa tra le 100 aziende più “verdi” d’Italia.
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 14 gennaio 2018 su veneziepost.it
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