- 30 Maggio 2018
- Design
Chi avrebbe mai pensato che il carrello Boby o la poltrona Multichair disegnata dal grande Joe Colombo, o ancora il tavolino/libreria 4/4 di Rodolfo Bonello, tutte icone del design italiano nate negli anni ’69-’70, avrebbero potuto rivivere, essere riproposte all’attenzione del grande pubblico ed avere un gran successo dopo circa 40 anni?
Eppure la caparbietà unita all’amore del bello hanno fatto il miracolo: il Dott. Giorgio Bordin ha pensato addirittura di avviare la sua impresa, la B-Line Srl, proprio fondandola sul desiderio di riproporre e mettere sul mercato oggetti indimenticabili per la loro linea purissima, per la loro multifunzionalità, per la capacità di essere aggregati insieme con disposizioni spaziali diverse, così da creare oggetti a diversa funzione. Ad esempio, il famoso 4/4 uscito dalla matita di Rodolfo Bonetto è un semplice oggetto in plastica che, a seconda di come viene collegato con sue repliche, può realizzare un tavolo rotondo, uno a serpentina, una libreria modulare, oppure ripiani ad angolo.
Un altro esempio è il modulo contenitore Ring creato da Joe Colombo e composto da un guscio in lamiera verniciata di forma cubica con due grandi aperture tonde e associato a due ripiani in legno. Può funzionare da tavolino, o da portaoggetti se impilato.
L’idea di partenza ha funzionato talmente bene che B-Line ora conta prodotti usciti dalla penna di ben 17 designer, uomini e donne italiani e tedeschi, statunitensi ed australiani, giapponesi, finlandesi e turchi.
I prodotti sono quelli che arredano la casa, l’ufficio e il contract. La sintesi che ogni prodotto esprime è la versatilità unita alla originalità e alla funzionalità.
Per questo vengono utilizzati i materiali come il legno, l’acciaio, la plastica, la pelle con una specifica attenzione: tutti i prodotti sono rigorosamente “Made in Italy” e, addirittura, i luoghi di produzione non superano i 40 km dalla sede di B-Line che è a Sarmeola in provincia di Padova. La distribuzione dei prodotti di arredo ha raggiunto ormai i cinque continenti!
Noi riteniamo che il successo di B-Line sia dovuto ad un fattore di primaria importanza dal quale difficilmente si può prescindere e cioè dalla capacità del titolare dell’azienda di saper scegliere con grande perizia, intuito e gusto tra le tante proposte che i designer presentano.
Questa è una qualità non propriamente manageriale, ma che fa la differenza ed è basilare per lo sviluppo e la crescita aziendale. E ci permettiamo di sottolineare che per la maggior parte degli italiani il gusto delle forme, delle proporzioni, degli accostamenti dei materiali è una cosa innata perché fa parte della nostra cultura del bello: non a caso tra le cento maggiori aziende mondiali che producono lusso, 24 sono italiane. I nostri illuminati imprenditori sono gli eredi degli artisti del ‘500: il bello fa parte del nostro DNA ed è per questo che il mondo intero vuole i prodotti creati dagli italiani o scelti tra i tanti dal gusto italiano.
Così ben vengano persone come il Dott. Bordin e aziende come B-Line che, oltre a produrre ricchezza, come è giusto che sia, sono i nostri migliori ambasciatori nel mondo.
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 27 maggio 2018 su veneziepost.it
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