- 25 Maggio 2023
- Proprietà industriale
- Ercole Bonini
Innovare per un’azienda, oggi, è una parola d’ordine, soprattutto per le PMI, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale e commerciale operante sul nostro suolo. In realtà, puntare solo a tecnologie avanzate o a contenuti altamente elevati senza un preciso mercato di riferimento o un obiettivo oltre confine ben definito può essere soddisfacente in senso limitato, almeno in termini di investimento e profitto.
Innovare implica aprirsi al mercato estero
Se si guarda all’innovazione, e oggi non se ne può fare a meno per emergere in un mercato già di per sé troppo competitivo, allora bisogna predisporre un piano di espansione, che guarda oltre i confini nazionali e prevede quindi di esportare i propri prodotti all’estero. Ovviamente, quanto si propone deve rappresentare una novità sui mercati “altri” per poter catturare l’attenzione di acquirenti, distributori e licenziatari.
Ma innovare non basta: serve la tutela
Facendo della singolarità e novità il proprio biglietto da visita, alle PMI o comunque alle imprese in generale spetta poi il compito di immettere sul mercato quel prototipo. Pochi mesi, quindi, e il prodotto ultimo è pronto a varcare i confini. Ma è proprio in questa fase che è imprescindibile un passaggio: tutelare l’innovazione, che può facilmente diventare appetibile per la concorrenza e/o oggetto di violazione. L’Italia, nonostante sia una riconosciuta fucina di talenti e idee, non eccelle altrettanto sotto il profilo della protezione, lasciandosi spesso sfuggire occasioni preziose.
Perché affidarsi a un esperto
E’ qui che entrano in gioco esperti e professionisti per suggerire alle imprese l’importanza di far leva sulla sensibilità per la tutela delle proprie innovazioni attraverso i brevetti, i design, i marchi o i partner strategici, che possono operare con licenza esclusiva, in altri Paesi. Non ci si può difendere da chi copia se il prodotto conteso non è opportunamente protetto, anche secondo quanto previsto dalle giurisdizioni degli altri paesi.
Insomma, innovare non basta, se poi a questo step non fa seguito un’adeguata protezione dei prodotti. I modi e gli strumenti per difendersi non mancano, come neppure i competitor attenti a distrazioni o errori poi non facilmente rimediabili.