- 4 Dicembre 2024
- Copyright
- Ercole Bonini
Nel contesto della crescente evoluzione tecnologica, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta rapidamente trasformando molte industrie, e il settore musicale non fa eccezione. Recenti studi economici globali, tra cui uno condotto dalla Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori (CISAC), rivelano che nei prossimi quattro anni i lavoratori del settore musicale potrebbero perdere quasi un quarto del loro reddito a causa dell’impatto dell’IA. Questo cambiamento avrà implicazioni significative non solo per i professionisti della musica, ma anche per i diritti di proprietà intellettuale, una questione cruciale per i legali e gli esperti del settore.
L’Intelligenza Artificiale e la musica: una rivoluzione silenziosa
Con l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, che è in grado di produrre musica, testi, e anche mixaggi completi in pochi secondi, il mercato musicale sta affrontando una vera e propria rivoluzione tecnologica. Le grandi aziende tecnologiche stanno beneficiando enormemente di questa evoluzione, con il mercato dell’IA che si prevede crescerà da 3 miliardi di euro annui a ben 64 miliardi di euro entro il 2028. Tuttavia, questo rapido avanzamento pone seri rischi per i professionisti del settore musicale e audiovisivo, che potrebbero vedere una notevole riduzione dei loro guadagni.
Secondo lo studio della CISAC, la creatività umana – la forza motrice che sta dietro la musica e i contenuti audiovisivi – sta rischiando di essere sostituita da algoritmi in grado di generare contenuti in modo automatizzato e a costi significativamente più bassi. Mentre le grandi aziende tecnologiche godono di enormi guadagni grazie all’adozione dell’IA, gli artisti, compositori, produttori e altri professionisti che dipendono dai redditi derivanti dalla vendita di musica originale e dalle royalties potrebbero subire una diminuzione drastica dei profitti.
Implicazioni della riduzione dei redditi per i professionisti della musica
La diminuzione prevista del 25% dei redditi per i lavoratori del settore musicale non è solo una questione di perdita di guadagni diretti. Essa solleva importanti interrogativi anche sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale e sulla necessità di un sistema normativo che risponda alle sfide introdotte dall’IA.
- Proprietà Intellettuale e musica generata dall’IA: l’emergere di musica generata dall’Intelligenza Artificiale solleva dubbi sulla paternità delle opere e sui diritti d’autore. Chi detiene i diritti di un brano creato interamente da un algoritmo? E come vengono distribuiti i guadagni derivanti da un’opera generata artificialmente? Questi sono interrogativi che richiedono risposte chiare per garantire che i creatori umani non vengano svantaggiati.
- Licenze e contratti con le piattaforme di IA: le piattaforme che utilizzano l’Intelligenza Artificiale per creare contenuti musicali o audiovisivi potrebbero essere in grado di aggirare i tradizionali contratti di licenza, riducendo la necessità di compensare i creatori umani. Ciò rende essenziale l’adozione di contratti di licenza adattati alle nuove tecnologie e una gestione della proprietà intellettuale che possa tenere il passo con il rapido sviluppo dell’IA.
- Monitoraggio delle royalties e tutela dei diritti: con l’adozione sempre più ampia di musica generata da IA, bisogna monitorare le royalties e garantire che gli artisti ricevano una giusta remunerazione diventerà una sfida complessa. I sistemi di gestione dei diritti d’autore dovranno evolversi per affrontare questi nuovi scenari, prevedendo soluzioni digitali più sofisticate per tracciare la provenienza e l’utilizzo delle opere.
Proprietà Intellettuale e audiovisivo
Non solo il settore musicale, ma tutta l’industria audiovisiva sta affrontando simili sfide. L’impatto dell’IA generativa, che può automatizzare la produzione di contenuti video e audio, minaccia non solo i guadagni degli artisti, ma anche quelli dei professionisti che lavorano dietro le quinte, come registi, sceneggiatori, tecnici e montatori. Lo studio prevede che i redditi di questo settore potrebbero ridursi di oltre il 20%, una chiara indicazione che la proprietà intellettuale nel settore audiovisivo deve affrontare cambiamenti fondamentali.
Cosa devono fare i professionisti di Proprietà Intellettuale per proteggere i diritti?
In questo contesto, i professionisti di proprietà intellettuale devono adattarsi rapidamente per rispondere alle nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale. Alcuni passaggi fondamentali includono:
- Aggiornamento delle leggi sul Copyright: i professionisti dovranno lavorare per aggiornare le leggi sul copyright per tenere conto della creazione di contenuti da parte di algoritmi, e determinare chi possiede i diritti quando un’opera è generata da un’intelligenza artificiale.
- Nuove forme di contrattazione: è essenziale sviluppare nuovi modelli contrattuali che riflettano le dinamiche odierne del mercato musicale e audiovisivo, inclusi gli accordi con piattaforme di intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti.
- Innovazioni nella protezione dei diritti: la protezione dei diritti di proprietà intellettuale dovrà evolversi con l’introduzione di nuove tecnologie. Sarà fondamentale implementare tecnologie di tracciamento avanzate, come la blockchain, per assicurare che gli autori originali siano riconosciuti e compensati in modo equo per l’uso delle loro opere.
- Promozione di una legislazione equa: i professionisti della proprietà intellettuale devono anche fare pressione per leggi più giuste, che bilancino l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti degli artisti, evitando che l’IA penalizzi i creatori di contenuti umani.
Un nuovo necessario equilibrio tra creatività umana e tecnologia
L’introduzione dell’IA nel settore musicale e audiovisivo non è solo una sfida per gli artisti, ma anche una grande opportunità per i professionisti della proprietà intellettuale di giocare un ruolo chiave nel proteggerne i diritti. Con la rapida evoluzione delle tecnologie, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la giusta remunerazione per i creatori. Solo con un sistema legale adattato e una gestione consapevole dei diritti d’autore, l’industria musicale potrà prosperare, proteggendo le opere creative e assicurando che i professionisti continuino a trarre giusti benefici dalla loro arte.
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