- 12 Giugno 2023
- Marchi
- Raffaele Bonini
Sempre più spesso, anche sulle nostre pagine, reiteriamo quanto sia indispensabile tutelare i propri prodotti e la propria identità, puro valore quest’ultima quando ci si confronta con mercati nazionali ed esteri. Registrare il proprio marchio, quindi, è sì indispensabile, ma anche e soprattutto strategico.
Introduzione al Marchio Collettivo
Occorre però sgombrare il campo da alcuni equivoci: sotto la categoria Marchi, infatti, ritroviamo più voci, con relative e conseguenti specificità che ne comportano un apposito utilizzo e una vera e propria serie di regole per l’uso e l’adozione. Una tra queste è la voce “Marchio Collettivo”.
Cos’è il Marchio collettivo?
Differentemente da quello d’impresa, che conferisce al titolare la facoltà di fare un uso esclusivo del marchio vietando così a terzi, di usare, non solo un segno identico per i medesimi prodotti o servizi, ma anche segni simili per prodotti o servizi affini, il Marchio Collettivo ha quale finalità ultima quella di contraddistinguere prodotti o servizi di più imprese anche per la loro specifica provenienza, natura o qualità.
Un esempio? Grana Padano. A poter utilizzare questo marchio, infatti, sono le sole aziende che seguono il disciplinare di produzione previsto secondo norme prestabilite. Potremmo, sostanzialmente, definire il marchio collettivo come il marchio che delle società consorziate possono utilizzare “in condivisione” e fregiarsene, in termini di notorietà e qualità certificata.
Come registrare il Marchio collettivo?
A differenza di un marchio d’impresa, quindi, il collettivo non mira a identificare l’azienda produttrice, ma è indicativo anche della provenienza geografica di un determinato prodotto (Es.: Prosciutto di Parma) e delle relative qualità dipendenti dalla stessa.
La proprietà del marchio, quindi, non appartiene alla singola azienda, ma a un insieme di imprese che, aderendo ad un’associazione o consorzio , ne rispettano il regolamento per la produzione. Il marchio collettivo, in effetti, può essere registrato solo da associazioni di categoria, consorzi o enti pubblici.
Il marchio d’impresa, invece, può essere registrato da una persona fisica o da una società.
Requisiti per registrare un Marchio collettivo
Il deposito del marchio collettivo prevede necessariamente l’ adozione di un regolamento d’uso. Quest’ultimo dovrà contenere: le caratteristiche del prodotto (o della sua lavorazione), le modalità di uso del marchio, la rappresentazione del marchio collettivo, le modalità di controllo previste per gli utilizzatori, le sanzioni previste per gli utilizzatori in caso di violazione delle norme d’uso.
Affidati a un esperto
L’attenzione alla qualità include anche l’affidamento delle pratiche a profili altamente professionali, qualificati e competenti.
Studio Bonini mette a disposizione un team di professionisti specializzati in tutti i settori merceologici: meccanico, elettronico, chimico, farmaceutico, meccatronico, IT/software, biotecnologico, alimentare, materie plastiche, medicale, wellness. Lo Studio offre servizi a 360° per la protezione e la valorizzazione delle opere dell’ingegno e la tutela e registrazione dei marchi. Affidarsi a professionisti del settore per depositare un marchio è un passo imprescindibile.