- 26 Gennaio 2021
- Design
Un momento storico che premia le aziende in grado di evolversi, in tutti i settori
La crisi innescata dalla pandemia costringe a un ripensamento quasi totale delle strategie di business e spinge a trovare più rapidamente nuove soluzioni per rendere i prodotti più performanti. E questa è una necessità vera perché il mercato si restringe e riescono a vendere solo le aziende che hanno qualcosa di nuovo e di interessante da offrire e si presentano in nuovi mercati. Noi che ci interessiamo di proteggere le innovazioni con i brevetti, con i design e con i marchi, constatiamo questo grande fermento in tutti gli ambiti.
Le aziende continuano a proporci invenzioni, nuovi marchi, nuove idee e ciò accade principalmente nelle PMI manifatturiere, dove la catena di comando e di decisione è molto corta: si passa dall’idea, al progetto, al prototipo in pochi giorni e, se tutto va bene, l’innovazione passa alla industrializzazione del nuovo prodotto in uno o due mesi.
Chiaramente, alcuni settori hanno reagito meglio di altri. Non parliamo solo della conversione della produzione, ad esempio, in campo tessile dove i maggiori brand hanno affiancato alla loro classica offerta la realizzazione delle ormai indispensabili mascherine; oppure dell’accelerazione del processo di digitalizzazione già in atto in settori naturalmente orientati a questa evoluzione, come il medicale o della meccatronica.
Pensiamo, ad esempio, alle realtà del retail in settori come il food and beverage o il delivery, che sopravvivono principalmente grazie al contatto diretto con il pubblico. In questi ambiti stiamo assistendo ad un crescente processo di conversione al digitale e, spesso, alla conseguente nascita di soluzioni tecniche innovative per far vivere al cliente l’esperienza reale attraverso il virtuale, facendogli ottenere lo stesso risultato: l’acquisto dei prodotti in modo più rapido e, comunque, economico. Queste realtà, attraverso gli strumenti digitali, hanno poi ampliato il loro mercato e sicuramente la loro visibilità verso il consumer. Ecco, quindi, che il marchio diventa un elemento importante da custodire e difendere perché visibile in modo esponenziale, da molti ed elemento distintivo dalla concorrenza.
E’ ancora presto per parlare di un trend in grande crescita, però ricerche da parte dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail del Politecnico di Milano ci dicono che pur essendo “l’investimento in digitale dei top retailer italiani in leggera crescita rispetto allo scorso anno (vale un punto percentuale e mezzo del fatturato), aumenta però la curiosità e il ricorso al digitale e, in modo più diffuso, la consapevolezza che l’innovazione può offrire opportunità al retail in termini di crescita e di difesa nella competizione attivata dall’e-Commerce”. E la bella notizia è che non è raro vedere titoli di giornale che ci informano che non solo una, ma diverse aziende mostrano una controtendenza, avendo aumentato il loro fatturato dell’anno appena trascorso rispetto all’anno precedente.
(e.bonini@ipbonini.com)