- 27 Marzo 2017
- Brevetti
Quello che vi stiamo per proporre non è spionaggio industriale, ma è una normale attività che tutti possono fare seduti davanti al proprio computer accedendo a banche dati disponibili gratuitamente e disponibili a tutti.
Si tratta delle banche dati che raggruppano brevetti di tutto il mondo, sia già concessi o pubblicati come domanda in attesa della concessione, e che sono pubblicati, almeno come riassunto in un’unica lingua: l’inglese. Così se la vostra azienda vuol sapere cosa sta per entrare sul mercato relativamente ad un certo prodotto, o quali sono le novità che i vostri concorrenti stanno per immettere sul mercato, ciò’ è reso molto facile interrogando banche dati brevettuali, ad esempio quella dell’Ufficio Europeo Brevetti (www.espacenet.com) che raccoglie brevetti non solo europei, ma di tutti i paesi più industrializzati.
Così si possono trovare riassunti in inglese e i disegni del concorrente giapponese o cinese, o tedesco. E’ sufficiente inserire in un menù apposito il nome del concorrente e almeno una parola chiave che individua il prodotto di vostro interesse.
L’obiezione che di solito si fa è che i brevetti sono difficili da leggere e da capire perché hanno un linguaggio speciale e poco comprensibile per i non addetti ai lavori. Però i disegni sono comprensibili a tutti ed il riassunto racconta l’essenza di ogni invenzione. Così l’azienda che vuol conoscere cosa sta bollendo in pentola e quali sono le prossime mosse della concorrenza, potrà avere elementi per informarsi e per eventualmente approfondire la materia con il consulente in brevetti.
Il vantaggio che se ne trae è rilevante: l’azienda che vuole innovare i suoi prodotti ( e l’innovazione è un processo continuo) e’ messa in grado di vedere dove sta andando il concorrente più temuto o quello più creativo. Ciò significa progettare l’innovazione a partire da dove gli altri sono arrivati. E questo e’ già un grande vantaggio concorrenziale. Infatti ciò significa poter orientare ricerca e sviluppo nella giusta direzione evitando di immettere sul mercato quello che non sarà poi così nuovo perché’ altri hanno pensato già prima la stessa soluzione. Il risparmio è di tutto rispetto se si pensa ai costi delle ore di progettazione , a quello dei prototipi, costi che andrebbero irrimediabilmente perduti.
Ma c’è di più: conoscendo cosa fa la concorrenza e conoscendo i brevetti che sta ottenendo o che ha già ottenuto, l’azienda è in grado di sapere cosa può fare e cosa non può fare. Si evitano così conflitti legali che inevitabilmente portano a grosse perdite di denaro per risarcimenti che il concorrente può pretendere per effetto di mancate vendite o per perdita di immagine sul mercato.
Perché quindi rinunciare a questa poderosa arma a disposizione di ciascuna azienda ?
Qualcuno potrebbe rinunciare per paura di non saper condurre una buona ricerca con banche dati che possono risultare di una certa complessità. Ma allora può intervenire il consulente in brevetti che può fornire all’azienda un servizio continuo con aggiornamenti mensili o trimestrali e con spesa pressoché trascurabile.
Prima qualcuno poteva dire di non sapere, ma ora l’azienda può diventare leader nel suo settore …con qualche click e, naturalmente, con buone idee!
e.bonini@ ipbonini.com
Articolo pubblicato il 26 marzo 2017 su veneziepost.it
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