- 4 Settembre 2020
- Brevetti
Il “bartending” non è una parola molto conosciuta, se non dagli esperti del settore.
Sta ad indicare un’attività svolta dal bar-tender, ovvero dalla persona specializzata nella miscelazione di cocktails. E’ anche vero che molti di noi si accostano al “bartending” in diverse occasioni per chiedere il cocktail preferito. E le occasioni, prima eccezionali, ora si moltiplicano.
Diversi anni fa il barman specialista di cocktails era confinato con il suo speciale bancone in un angolo delle sale da ballo e delle discoteche. Ora la sua presenza è divenuta quasi irrinunciabile: infatti, è diventata quasi una necessità quella di offrire cocktail o speciali bibite nelle occasioni più diverse. Si pensi ad un qualsiasi evento culturale, alla presentazione di un libro, ad uno stand fieristico, alle riunioni in villa per circostanze particolari: in tutte queste occasioni la presenza di una zona riservata al barman per offrire bibite, cocktails, prosecchi o quant’altro, è divenuta una necessità irrinunciabile. Ed altrettanto importante è la qualità e l’immediatezza del servizio: le file non si vogliono e non si possono fare e il cocktail offerto deve essere sempre impeccabile nella qualità!
Per soddisfare questa esigenza sono necessari due elementi:
– il bar-tender, ovvero un barman che sa bene il suo mestiere
– una buona postazione, ovvero una “work-station” per il bartending e, cioè, per far lavorare il barman che può preparare bene e velocemente ciò che gli viene richiesto!
Queste postazioni specialistiche per il “bartending” consistono in banconi specificamente attrezzati dove si può individuare almeno un piano di lavoro dove il barman prepara quanto gli viene richiesto e un piano rialzato di servizio per consegnare la bibita richiesta.
Tra il piano di lavoro e il piano si servizio è prevista una zona o una vasca porta bottiglie, un posto per disporre di una serie di misurini dosatori e almeno una zona dove disporre una vasca con blocchetti di ghiaccio. È ben comprensibile quindi che questi tipi di banconi, molto speciali, sono fabbricati appositamente e debbono essere richiesti a noleggio a chi ne dispone, perché l’uso che se ne fa è molto saltuario ed estemporaneo (vedasi feste in casa, fiere, eventi di ogni genere non ripetibili almeno nello stesso luogo).
È anche appurato che il noleggio di questo tipo di bancone è costoso, sia per il trasporto sia perché si tratta di una attrezzatura specialistica che, se rovinata, richiede tempo per la sua ricostruzione.
Così la società Omega Station Srl di Malo (VI), ha avuto un’idea che può senz’altro dirsi rivoluzionaria: la work-station per il “bartending” viene costruita con l’impiego di uno, due o tre pezzi unici piani e autoportanti di un materiale di basso costo come il cartone ondulato di spessore adeguato, oppure di materia plastica leggera.
In questo foglio di materiale vengono preventivamente realizzate delle linee di piegatura, tali che la costruzione del bancone diventa pressoché immediata. Le uniche cose da aggiungere per avere una perfetta funzionalità sono la vaschetta per i cubetti di ghiaccio e naturalmente le bottiglie dei vari liquori, i bicchieri e i misurini di dosaggio.
Per nobilitare questo bancone così essenziale, ma altrettanto funzionale, è sufficiente rivestire l’esterno della superficie del manufatto con opportuni fogli in plastica, ad esempio di colore lucido, o anche stampati con simboli o scritte.
Quando il servizio di “bartending” è finito, il manufatto può essere conservato anche nella sua forma ridotta nuovamente a foglio da chi lo acquista ad un prezzo certamente non paragonabile alle tradizionali “cocktail work-station”.
In alternativa questa nuova work-station può anche essere eliminata, vista la sua umile origine di materiale povero, ma nobile allo stesso tempo.
Si può senz’altro affermare, senza timore di esagerare, che la società Omega Station Srl ha aperto un mercato nuovo e interessante per un prodotto considerato fino ad ora di nicchia per la sua singolarità. Visto che il prezzo di costruzione è tutt’altro che proibitivo, molti saranno quelli che vorranno dotarsi di questa speciale attrezzatura.
e.bonini@ipbonini.com
Articolo pubblicato il 4 Settembre 2020 su veneziepost.it
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